NIRVANA FUND Rapporto della visita di giugno 2023

Sono appena rientrata dal secondo viaggio in Nepal negli ultimi tre mesi e confermo il mio stupore ed entusiasmo vedendo quello che può fare un’Associazione con serietà, costanza e perseveranza. È l’ennesima conferma del fatto che “volere è potere” e pensare che così tante persone, soprattutto bambini hanno potuto beneficiare dell’aiuto offerto, scalda il cuore. Stupisce anche vedere come una buona e sana organizzazione italiana, con le persone giuste sul luogo, possa essere così efficace anche in un paese che, ad un primo sguardo, potrebbe sembrare poco organizzato e difficile.

Ho visitato alcuni dei progetti seguiti e desidero condividere le mie impressioni:

 

Presidio Sanitario Fabio Agostinis (Salleri)

Salleri è un paesino sulle montagne, ad un giorno da Kathmandu, che si raggiunge con discreta difficoltà anche utilizzando una jeep.

Ci vivono 3.000 persone ed il mercato, il sabato mattina, richiama anche le famiglie dei dintorni.

Il presidio medico, costruito dall’Associazione, si presenta in ottimo stato manutentivo interno ed esterno ed è pulito. Il personale, che vive nel piccolo edificio vicino, è formato da un medico, un’infermiera, un addetto agli esami da laboratorio e da un ragazzo che si occupa delle pulizie. Vivere adiacente, permette allo staff di fornire un servizio 24 su 24 fungendo da pronto soccorso, l’unico non privato nei dintorni. Il personale e le medicine (hanno una farmacia ben fornita) vengono finanziati ed inviati dall’ospedale di Dhulikel di Kathmandu con il quale, al rientro, ci siamo incontrati per avere conferma che l’organizzazione fosse in linea con le aspettative. L’accoglienza è stata calda e la comunità è grata e riconoscente per la struttura ed il servizio offerti.

Progetto Chapang-Kurintar

Il villaggio è all’esterno della valle di Kathmandu ed è situato in alto sul bordo di un fiume.

Il progetto per l’irrigazione è stato avviato ed ha creato molta euforia all’interno della comunità. Abbiamo tenuto una riunione con le istituzioni politiche locali ed i leaders del villaggio che sono i responsabili locali del progetto. Il villaggio si trova a meno di un kilometro dalla strada principale ed è servito da una piccola strada sterrata. Ci sono dei progetti per la costruzione di un hotel e questo ha portato i politici locali a decidere di costruire una strada più comoda e di asfaltarla, cosa che sarà molto comoda per la comunità locale.

I materiali per il progetto sono sul posto ma la costruzione della strada ha momentaneamente bloccato gli scavi che sarebbero d’intralcio. La situazione si dovrebbe sbloccare a breve.

Tale rallentamento nei tempi ha offerto l’opportunità di studiare il reperimento dell’acqua da una sorgente pura all’entrata del paese, invece che dal fiume. La sorgente è sotto la giurisdizione della comunità vicina e si è iniziata una negoziazione.

Abbiamo visitato, inoltre, diverse famiglie entrando nelle loro case e parlando anche con le donne ed i genitori anziani cosa che ci ha permesso di capire bene l’approccio del singolo al progetto.  Tutti, giovani e vecchi si sono dimostrati felici e soprattutto impazienti di vedere l’opera realizzata. Si sentono frustrati a lavorare duramente nei campi e vedere che il raccolto non prospera per la mancanza d’acqua tanto da affermare di avere perso le speranze prima dell’opportunità che è stata loro offerta. Toccante vedere i loro sorrisi e lo sguardo di speranza. Questo progetto rivoluzionerà le loro vite ed avvicinerà semplici e basici contadini ad un’idea di cooperativa. Davvero bello!

Molto ben tenuto ed organizzato il doposcuola costruito da un’Associazione gemella inglese. C’erano 30 bambini che facevano i compiti con due insegnanti. I loro genitori sono grati di questa opportunità perché non sono in grado, in quanto non scolarizzati, di assistere nei compiti i loro figli e nel fornire loro gli stimoli intellettuali che, invece, un posto di aggregazione come quello, può.

Splendid Valley Community School di Palubari

Dal mio punto di vista la Splendid School è il fiore all’occhiello dell’organizzazione. 360 bambini e bambine dai 2 ai 17 anni la maggior parte dei quali non si potrebbe permettere di andare a scuola. Vederli giocare, ridere, correre assieme nel cortile della scuola è stato toccante. È davvero importante pensare che in passato le bambine non avevano accesso all’istruzione e vedevano uscire i fratellini per andare a scuola dovendo rimanere a casa ad aiutare la mamma e la nonna con le faccende domestiche e nei campi. Quindici anni fa con lo splendido, intelligente, serio, professionale preside Pralhad, ci siamo chiesti il motivo dell’affluenza esclusivamente maschile e Lui è andato a bussare alle case nei dintorni per cercare queste bimbe. Grazie alla nostra Associazione, è riuscito ad offrire loro un’istruzione gratuita e da oggi la percentuale di maschi e femmine è la stessa. Incredibile!

La scuola – sono stata presente ad alcune lezioni, ho parlato con tutti gli insegnanti e conosciuto i bambini di tutte le classi – offre un insegnamento completamente in inglese studiando il nepalese come lingua, offre corsi di educazione civica, informatica ed è aperta, grazie al preside Pralhad, al progresso. Abbiamo organizzato con il prossimo settembre una sorta di gemellaggio grazie alla disponibilità della mia amica professoressa di inglese Elena. Metteremo in contatto online una scuola a Trieste con la Splendid School così i ragazzi avranno la possibilità di confrontare i metodi di studio e soprattutto le esperienze di vita.

Mi ha fatto riflettere molto la visita di una casa-famiglia. Condividevo informazioni sull’Italia con i bambini e ragazzi mostrando alcune foto ad esempio di Trieste con il mare e …. mi sono resa conto che non sapevano che cosa fosse una barca, una barca a vela e … che cosa fossero le regate. Mi ha colpito tanto e fatto pensare a quanto utile potesse essere per loro e per noi condividere le esperienze e le reciproche realtà. Uno contatto porterebbe a loro un’apertura mentale che altrimenti non avrebbero ed a noi un senso di relatività per ciò che consideriamo “la realtà”. La conoscenza porta a potere scegliere e scegliere significa essere liberi.

Le 5 scuole di Phulkharka

Phulkharka è un villaggio inerpicato sulle montagne ad una giornata di jeep, metà della quale in fuoristrada pesante, da Kathmandu. Ci sono grappoli di case sui versanti della montagna, alcune anche distanti. In questo posto sperduto ed affascinante l’Associazione ha costruito 5 scuole dopo il terremoto una delle quali è la scuola secondaria con sezione agraria che offre un insegnamento professionale e specifico indispensabile per gli abitanti del luogo. La coltivazione industriale sta uccidendo i piccoli coltivatori che basavano la propria sussistenza sul raccolto del loro piccolo appezzamento di terra. Ora la produzione quantitativa di importazione indiana offre sul mercato i prodotti ad un prezzo inferiore rispetto a quello di produzione del singolo. Questo porta allo spopolamento dei paesi sulle montagne con il risultato che i giovani si trasferiscono all’estero per lavoro o confluiscono nella capitale Kathmandu e gli anziani rimangono da soli non essendo inclini al cambiamento. Il piano a lungo termine dell’Associazione è formare dei contadini che possano associarsi in cooperative per produrre prodotti anche di nicchia, a costi concorrenziali, da rivendere sul mercato per potere continuare a vivere dove desiderano, sulle loro montagne. Considerando l’esigenza di ragazzi di villaggi anche molto distanti la nostra Associazione in collaborazione con la gemella inglese KASIN, ha creato una casa alloggio per i ragazzi che desiderano frequentare la scuola. La casa offre, inoltre, un grande parco con uno stagno dove gli studenti esercitano gli insegnamenti ricevuti.

Phulkharka è un villaggio molto bene organizzato. Il responsabile governativo, grazie anche al supporto economico e di idee di un collaboratore dell’Associazione,  sta portando avanti dei corsi professionali per idraulici ed elettricisti. Li abbiamo visti operativi con una trentina di partecipanti ognuno. Interessante il fatto che la maggior parte erano uomini adulti che si stavano specializzando in attività indispensabili per la propria comunità e per quelle vicine.

C’è un piccolo ospedale che funziona molto bene anche se si trova ad affrontare il problema che tutti i presidi sulle montagne hanno: la mancanza di medici specialisti quali dentisti, oculisti ecc.

Molto interessante anche la struttura del doposcuola. Una piccola casetta come quella di Kurintar che ospita giornalmente più di trenta bambini che fanno i compiti seguiti da un insegnante che si occupa anche di formazione in genere. Importante anche l’utilizzo della struttura al di fuori degli orari di studio, come luogo di aggregazione, per riunioni  ed anche feste. Anche qui gli abitanti che abbiamo incontrato sono felici di quello che è stato loro offerto.

CDCA centro per bambini disabili

Sostenuto da anni dall’Associazione, questo centro stupisce per la semplicità nelle forme e l’efficienza nell’organizzazione. Attualmente ospita 18 bambini e ne segue ulteriori 15 all’esterno le cui famiglie che non sarebbero in grado di provvedere alla loro istruzione.

Per sostenersi il centro vende manufatti tessili (borse, borsettine, portamonete, zainetti) ed il responsabile Dendi Sherpa si è inventato, dal nulla, di offrire a due uomini disabili, membri del centro, di riparare le sedie a rotelle. Inizialmente qualcuna che per caso arrivava rotta e poi, con l’esperienza, questa è divenuta un’attività che è conosciuta ed utilizzata da tutto il Nepal.

Progetto Servizi Igenici

Dopo l’ultima visita, un desiderio dell’Associazione era quello di ristrutturare i bagni dei bambini e delle bambine che erano in pessime condizioni. Era difficile tenerli puliti essendo il pavimento e le pareti in cemento grezzo ed assorbente con le logiche conseguenze di un utilizzo in particolare di disabili.  Il lavoro è partito ad inizio giugno durante la mia permanenza ed è stato consegnato in due settimane con piastrellatura di tutti i pavimenti, parte delle pareti, la creazione di due urinatoi e la tinteggiatura con smalto delle pareti. Un risultato eccellente!

Progetto Computer

Un paio di mesi fa una coppia di nostri soci ha deciso di partire per il Nepal e visitando il CDCA ha avuto una grande idea: offrire un corso di “informatica ed uso del computer” ai ragazzi residenti ed a quelli esterni seguiti dall’organizzazione, in totale 30. Il corso avrà una durata di 12 mesi ed inizierà a brevissimo. Sarà diviso in tre livelli: base per i più piccoli, intermedio ed avanzato. Impegnerà un insegnante ed un assistente che erogheranno il corso 5 giorni su 7 per il base ed il medio e durante il week end per quello avanzato essendo i ragazzi più grandi maggiormente impegnati con lo studio durante la settimana. Abbiamo parlato con l’insegnante e visto il programma che sembra essere ben strutturato con dei test d’ingresso e verifiche trimestrali sull’apprendimento. L’iniziativa è totalmente finanziata dai soci Ivo Del Negro, Laura Trojani e Laura Gruer che hanno pensato a dare un’opportunità per il futuro, non facile, a questi ragazzi. Un’iniziativa esemplare, splendida!

Per qualsiasi integrazione di informazione o chiarimento sono a disposizione: Cristina Radin 348/7922268

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